Acquistare un immobile per metterlo a reddito può essere un’ottima strategia di investimento, ma è fondamentale valutare attentamente diversi fattori prima di procedere. La scelta dell’immobile giusto, della tipologia di affittuari e della zona in cui acquistare influiscono direttamente sulla redditività dell’investimento.
A chi affittare una seconda casa?
Il primo passo per massimizzare il rendimento del proprio investimento immobiliare è individuare il target di affittuari a cui rivolgersi:
- Coppie e famiglie: preferiscono affitti a lungo termine, garantendo stabilità, ma con rendimenti generalmente inferiori.
- Studenti fuori sede: rappresentano una delle soluzioni più convenienti, permettendo di affittare singole stanze e ottenere un canone complessivo più alto.
- Lavoratori: optano per affitti transitori di durata variabile tra 1 e 18 mesi, con canoni medio-alti e maggiore flessibilità.
- Turisti: gli affitti brevi possono essere estremamente remunerativi, ma soggetti a stagionalità e costi di gestione più elevati.
Se si punta su locazioni brevi o transitorie, un immobile arredato può aumentare il canone d’affitto del 10-20% rispetto a una casa non ammobiliata.
Dove e quale tipo di casa comprare?
La posizione dell’immobile è determinante per il successo dell’investimento. Le zone più redditizie includono:
- Grandi città e poli universitari, dove la domanda di affitti è costante.
- Aree industriali e commerciali, con alta richiesta da parte di lavoratori fuori sede.
- Quartieri in espansione, che offrono opportunità di rivalutazione nel tempo.
Per quanto riguarda la tipologia, gli appartamenti di piccola metratura sono generalmente più facili da affittare e richiedono costi di gestione inferiori. Il trilocale rappresenta un ottimo compromesso tra spazio e versatilità.
Costi da considerare prima dell’acquisto
Prima di investire, è essenziale valutare tutti i costi associati all’acquisto e alla gestione dell’immobile, tra cui:
- Prezzo di vendita dell’immobile e relative imposte (imposta di registro, ipotecaria e catastale).
- Tasse e imposte: IMU, TASI e imposte sul reddito da locazione.
- Spese condominiali e manutenzione, soprattutto nei periodi di sfitto.
- Atto notarile e eventuale accensione di un mutuo.
Per assicurarsi un buon investimento, il rendimento lordo annuo dell’affitto dovrebbe essere almeno del 5% rispetto al prezzo d’acquisto e ai costi di gestione. Ad esempio, per un canone annuo di 9.600€ (€800 al mese), l’investimento massimo consigliato è di circa €192.000.
Casetorri: il tuo partner per la gestione immobiliare
Comprare casa per affittarla è un’ottima opportunità se si scelgono con attenzione la posizione, il target di inquilini e i costi di gestione. Valutare tutte le variabili consente di ottenere una rendita sicura e costante nel tempo, trasformando l’investimento immobiliare in una fonte di guadagno sostenibile.